UNIONE EUROPEA
FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE
AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO IL LAVORO E L’INNOVAZIONE
Interventi per il rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale e incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca e il loro potenziamento” – BANDO INNONETWORK – Aiuti a sostegno alle Attività di R&S
Scopo generale del progetto
Attività di ricerca Depureco
Target
- PMI manifatturiere e aziende agroindustriali
- Enti di gestione e consorzi irrigui e di bonifica
Attività svolte
- Ricerca industriale delle TECNOLOGIE DA APPLICARE
- Progettazione e realizzazione DEGLI IMPIANTI PILOTA
- Sono stati progettati, realizzati e posti in attività sperimentale n. 2 impianti pilota:
- Tecnologia con filtrazione a mezzo membrane MBR, per reflui agroindustriali presso l’azienda «Fiordelisi»;
- Tecnologia chimico-fisica e filtrazione a quarzite, per reflui civili presso il campo sperimentale della «Facoltà di Agraria di Bari».
- Questa soluzione offre la possibilità di ottenere in un unico impianto due differenti processi di trattamento, restituendo un effluente finale con due differenti qualità di affinamento.
- Sono stati progettati, realizzati e posti in attività sperimentale n. 2 impianti pilota:
- Installazione ed avviamento degli impianti pilota
- Gestione e monitoraggio degli impianti pilota
- Conclusioni e risultati
Impianto trattamento a membrane mbr
TIPOLOGIA REFLUO IN INGRESSO:
UBICAZIONE IMPIANTO:
Azienda agroindustriale «FIORDELISI» – Stornarella (FG)
Impianto trattamento a membrane mbr1. Ricerca industriale e tecnologia
Il trattamento dei reflui agroindustriali viene eseguito mediante un impianto pilota MBR (Membrane Biological Reactor). I trattamenti fisici non consentono la trasformazione delle specie nutrienti in forme più facilmente assimilabili ma permettono di eliminare la carica batterica e preservare le specie a base di fosforo e di azoto, che costituiscono nutrienti per le colture.
Tale tecnologia permette inoltre l’upgrading di impianti già esistenti, la riduzione della produzione dei fanghi ed una qualità dell’effluente finale molto elevata grazie alla filtrazione tra le membrane.
Impianto trattamento a membrane mbr2. Progettazione e realizzazione impianto
L’impianto pilota è collocato a valle della stazione di ossidazione esistente e funziona a portata costante pari a 1 mc/h.
Le membrane sono fatte di particolare materiale filtrante plastico che ingloba nel suo interno tutte le particelle inquinanti rilasciando un’acqua chiarificata dal punto di vista fisico e batteriologico.
Dalle membrane, il refluo trattato viene successivamente convogliato in un serbatoio di accumulo per il riutilizzo finale irriguo.
Prima dell’installazione
Dopo l’installazione
Impianto trattamento a membrane mbr3. Installazione ed avviamento
CAMPIONE PRELEVATO IN SEDIMENTAZIONE E CAMPIONE PRELEVATO DA COMPARTO MBR
Impianto trattamento a membrane mbr4. Gestione e monitoraggio impianto
Telecontrollo
Telecontrollo (Alert)
- ALERT 1 = Aumento della pressione transmembrana
- INTERVENTO IN SITU = contro-lavaggio membrane
Impianto trattamento a membrane mbr5. Conclusioni e risultati
L’utilizzo della filtrazione attraverso membrane MBR in un impianto biologico di tipo convenzionale, aumenta le performance del reattore di ossidazione, consente l’eliminazione del comparto di sedimentazione finale (le membrane inglobano al loro interno gli SST) e consente il raggiungimento di una elevata qualità dell’effluente dal punto fisico e batteriologico.
La minore superficie occupata dagli impianti basati su questa tecnologia consente pertanto l’applicazione sia per nuovi insediamenti agroindustriali e sia per l’upgrading degli impianti tradizionali già esistenti, dotandoli, ove non presente, di una accurata fase di pretrattamento per la rimozione di solidi grossolani e di emulsioni oleose.
Particolare rilievo deve avere, nell’applicazione industriale, la gestione della qualità del refluo in ingresso nelle membrane, che deve essere trattato con la stessa attenzione degli altri fattori del ciclo produttivo industriale, essendo una importante risorsa da riutilizzare.
Per il conseguimento di risultati ottimali sono pertanto necessari una adeguata programmazione ed un attento monitoraggio delle caratteristiche delle acque reflue in ingresso alle membrane, a seconda del ciclo produttivo aziendale variabile nel corso delle diverse stagioni dell’anno.
IMPIANTO TRATTAMENTO CHIMICO-FISICO CON FILTRAZIONE A QUARZITE
TIPOLOGIA REFLUO IN INGRESSO:
UBICAZIONE IMPIANTO:
Impianto trattamento chimico-fisiche con filtrazione a quarzite1. Ricerca industriale e tecnologia
Il trattamento dei reflui civili viene eseguito mediante un impianto chimico-fisico con filtrazione a quarzite. Questa soluzione offre la possibilità di ottenere in un unico impianto due differenti processi di trattamento, restituendo un effluente finale con due differenti qualità di affinamento.
Questa doppia soluzione consente di effettuare caso per caso le migliori scelte operative in sede di applicazione industriale.
Tale trattamento consente la valorizzazione delle specie nutrienti e garantisce l’abbattimento delle specie dannose per le colture.
La tecnologia applicata permette inoltre, anche la rimozione
delle piccolissime impurità sfuggite ai trattamenti precedenti che altrimenti potrebbero intasare il sistema di ugelli utilizzato per l’irrigazione delle colture.
Impianto trattamento chimico-fisiche con filtrazione a quarzite2. Progettazione e realizzazione impianto
Le acque reflue civili vengono prelevate da serbatoi di accumulo e convogliate all’interno del reattore di ossidazione a lampade UV. Attraverso la radiazione ultravioletta (UV) l’acqua viene sterilizzata e debatterizzata.
Nel reattore vengono anche dosati un reagente ossidante per rendere efficace l’ossidazione, un reagente disincrostante (per eliminare la patina sulle lampade UV) ed un reagente neutralizzante (per la correzione del pH).
Infine, il refluo subisce un’ulteriore affinamento attraverso il passaggio in una colonna filtro a quarzite, che ha lo scopo di rimuovere le piccolissime impurità che potrebbero intasare il sistema di ugelli per l’irrigazione.
Prima dell’installazione
Dopo l’installazione
Impianto trattamento chimico-fisiche con filtrazione a quarzite3. Installazione ed avviamento impianto
Impianto trattamento chimico-fisiche con filtrazione a quarzite4. Gestione e monitoraggio impianto
Scheda
Manutenzione impianto
Impianto trattamento chimico-fisiche con filtrazione a quarzite5. Conclusioni e risultati
L’utilizzo del processo chimico-fisico rispetto ad un processo di tipo convenzionale, apporta i seguenti vantaggi:
- Minore produzione di fanghi di supero;
- Possibilità di ottimizzare la rimozione di metalli pesanti e prodotti farmaceutici con un livello di depurazione molto spinto;
- Filtrazione su sabbia, in fase finale come ulteriore affinamento prima dello scarico finale per la riduzione ulteriore degli SST;
- Disinfezione (UV), garantisce limiti anche molto severi per i parametri microbiologici e permette l’eliminazione di virus e batteri patogeni per l’uomo e per l’ambiente.