Le acque reflue depurate rappresentano, oggi più che mai, una preziosa risorsa. Pertanto, il risparmio, il recupero e il loro riutilizzo sono diventati temi sempre più attuali in una visione di economia circolare. Come già previsto nell’art. 121 del Testo Unico Ambientale e in vari Regolamenti Regionali, le misure per il riutilizzo di tali acque sono volte a tutelare qualitativamente e quantitativamente la risorsa idrica, a ridurre i prelievi dalle acque superficiali e sotterranee e alla riduzione degli impatti sui corpi idrici recettori.
In questa ottica si stanno diffondendo in maniera sempre più capillare le seguenti tecnologie, capaci di restituire un’acqua depurata adatta agli usi previsti dalla legge:
- Impianti MBR;
- Stazioni di affinamento finali;
- Osmosi inversa.
In questo articolo spieghiamo il funzionamento e i vantaggi di queste nuove tecnologie che Depureco sta già utilizzando nella realizzazione di diversi impianti di trattamento in tutta Italia.
Cosa sono e come funzionano gli impianti MBR
Un impianto MBR, acronimo di Membrane BioReactor, è un sistema di trattamento delle acque reflue che mette insieme i processi biologici della digestione aerobica con l’ultrafiltrazione o la microfiltrazione a membrana. Con tale sistema, le acque da trattare passano da un reattore biologico, all’interno del quale microorganismi specializzati degradano gli inquinanti presenti. Le membrane a pori fini del reattore dividono l’acqua trattata dai solidi sospesi e dai batteri. Ciò permette di ottenere un’acqua di alta qualità, pronta per il riutilizzo o il rilascio sicuro nell’ambiente.
Quali sono i vantaggi degli impianti MBR
A differenza dei sistemi tradizionali, nei quali si ricorre ai sedimentatori per la separazione, i bioreattori sono più efficienti nell’attività di separazione proprio in virtù della filtrazione tramite membrane. Questo processo riduce la dimensione complessiva dell’impianto, lo rende più versatile e richiede una minore quantità di prodotti chimici.
Le stazioni di affinamento finali
Una stazione di affinamento finale è concepita per rimuovere gli inquinanti residui dalle acque reflue dopo i processi primari e secondari di trattamento. Con questa tecnologia, le acque vengono sottoposte a una combinazione di processi fisici e chimici per completarne il trattamento. Tali processi includono la filtrazione su sabbia e carbone attivo e la disinfezione.
Quali vantaggi per il trattamento delle acque con le stazioni finali
I benefici nell’utilizzo delle stazioni di affinamento finali sono evidenti: l’acqua che ne risulta è di qualità maggiore e, di conseguenza, le acque così trattate possono facilmente essere reimpiegate nei processi produttivi o a fini irrigui. Le stazioni contribuiscono inoltre, a ridurre gli odori sgradevoli che spesso sono associati agli impianti di trattamento nell’immaginario collettivo. Anche da un punto di vista del decoro e della preservazione paesaggistica, le stazioni si prestano a essere “nascoste” e integrate con l’uso di alberature o coperture.
Osmosi inversa: funzionamento e vantaggi
Basata sui principi della pressione osmotica, l’osmosi inversa utilizza le cosiddette membrane semipermeabili per separare le sostanze presenti nell’acqua da trattare. Il processo avviene in diverse fasi che, elencando schematicamente, sono: il pretrattamento, la pressurizzazione, il passaggio in membrana semipermeabile e la raccolta dell’acqua purificata.
L’osmosi inversa è considerata una tecnica molto affidabile nel trattamento delle acque reflue. Inoltre, costituisce un esempio di soluzione sostenibile, perché riduce l’utilizzo di agenti chimici, permette di abbassare i consumi di acqua dolce e di riutilizzare senza ulteriori trattamenti l’acqua trattata.
Depureco: nuove tecnologie e impatto sulla comunità
La Depureco, da sempre impegnata nella sensibilizzazione al riutilizzo delle acque, propone a tutti i propri clienti l’adozione di tali tecnologie sia sugli impianti di nuova costruzione che nei casi di revamping di impianti esistenti, con tutti i vantaggi economici ed ambientali che ne derivano.
Per il riutilizzo in agricoltura, forte dell’esperienza al fianco di centri di ricerca ed università, la Depureco ha inoltre progettato e realizzato un innovativo sistema di trattamento delle acque reflue domestiche che garantisce un effluente ricco di nutrienti per le colture ma allo stesso tempo privo di sostanze dannose per le piante, che assume un importante ruolo chiave alla luce del recente decreto siccità.