CANTINE
CANTINE
IL PROBLEMA DELLE CANTINE VINICOLE
Le acque di scarico sono costituite dal lavaggio delle attrezzature, lavaggio delle bottiglie, dalla pastorizzazione e dagli impianti di vinificazione. Le quantità sono variabili da stabilimento a stabilimento in funzione della quantità di uva lavorata all’anno e in funzione delle attività che si svolgono all’interno degli stabilimenti. Si potrebbe pensare che lo scarico caratterizzato da sole sostanze organiche o proveniente da aziende agroalimentari , sia NON dannoso per l’ambiente; purtroppo invece tali scarichi comportano gravi danni ai corpi ricettori (se scaricati in acque superficiali e sul suolo) e anche all’impianto di depurazione urbano se scaricati in pubblica fognatura. L’impianto di depurazione sarà ovviamente proporzionato al recapito finale, e dovrà garantire un rendimento di abbattimento degli inquinanti in funzione della stagionalità dell’attività. Il processo ideale di depurazione è costituito da un sistema di grigliatura automatica, una fase di equalizzazione per compensare le oscillazioni della concentrazione degli inquinanti e soprattutto deve prevedere , durante il periodo di alta stagione, un abbattimento dei solidi in sospensione e del contenuto organico dimensionato in relazione anche agli altri parametri funzionali che regolano il processo biologico. Lo stadio di biossidazione costituisce il cuore dell’impianto, eventualmente corredato da una fase di affinamento per il recupero dell’acqua ad uso irriguo. L’impianto sarà dimensionato “ su misura”, su progetto costruttivo della DEPURECO S.p.A., realizzato in spazi contenuti ottimizzando il layout, in funzione delle operazioni di gestione ordinaria e straordinaria.
PROCESSO DI TRATTAMENTO TIPO
– grigliatura fine automatica
– omogeneizzazione aerata
– chiariflocculazione (alta stagione)
– ossidazione con bioflocculazione enzimatica su supporto carbonioso
– sedimentazione
– disinfezione
– Stabilizzazione aerobica del fango di supero
– disidratazione del fango di supero
Caratteristiche fondamentali di un impianto di depurazione per cantine vinicole:
– flessibilità operativa (bassa ed alta stagione)
– costi di gestione contenuti (con l’adozione di diversi step di trattamento).
– Velocità per la messa a regime: dato il breve periodo della vendemmia, rispetto ad altri tipi di impianti, il sistema combinato permette in tempi ristretti la conformità dei parametri allo scarico,
– materiali resistenti all’aggressione chimica
– capacità depurativa superiore a quella di un analogo impianto di depurazione dimensionato
per lo stesso carico organico, ma applicato agli scarichi domestici.
– Fasi di pretrattamento prima del comparto biologico
– Predisposizione al trattamento di acque con contenuto di anidride solforosa e dei suoi derivati
l’impianto di depurazione deve essere dimensionato dopo un attenta verifica dei parametri operativi dell’azienda che sono diversi per ogni stabilimento.
La Depureco SpA mette a disposizione la sua esperienza quarantennale per la valutazione di un corretto ciclo di trattamento e la garanzia del rendimento depurativo.